Purtroppo, questo, è un tema tristemente noto sia a chi possiede un cane sia chi non lo possiede e si è trovato ad assistere a scene tragiche. Partiamo dal principio: cos’è un “veleno”?
Un veleno, per definizione, è una qualsiasi sostanza tossica che può espletare la funzione di intossicare l’ organismo attraverso ingestione, inalazione o contatto.
Nella definizione è già implicita la difficoltà di due aspetti fondamentali sia per il riconoscimento che per la terapia di un soggetto avvelenato. La prima è legata alla vastità di sostanze che possono comportarsi da “tossico”. La seconda è la capacità di arrivare all’interno dell’ organismo attraverso vie differenti e non sempre ben individuabili.
A complicare la situazione inoltre rimane da individuare le eventuali cause dolose o colpose dell’ atto in se. Dato che il problema risulta complesso è bene partire subito con alcune regole fondamentali da tenere sempre ben in mente.
La prima regola è la prevenzione. Dato che ci troviamo di fronte a una moltitudine di sostanze, che possono penetrare per diverse vie per cause dolose o accidentalmente, la regola aurea per tenere protetti i nostri cani è tenere alta l’ attenzione sull’ ambiente in cui ci muoviamo e soprattutto sul cane. Un ambiente tendenzialmente sconosciuto, zone dove precedentemente si sono verificati casi di avvelenamento, terreni agricoli trattati con sostanze chimiche ci devono far tenere alta l’ attenzione. In ambito urbano, invece, è buona norma evitare di lasciare i cani fuori in giardino in nostra assenza e nelle passeggiate cittadine fare attenzione a quello che può essere ingerito volontariamente.
Alcuni cani hanno poi la tendenza a essere particolarmente famelici tendendo a deglutire ogni possibile pasto. In questo caso è utile l’ utilizzo di una museruola che separi fisicamente il tossico dal cane.
Quando la prevenzione fallisce, iniziano i problemi. In questo caso, un consiglio su tutti: solo e soltanto, se avete visto ingerire il potenziale tossico, è possibile far vomitare il cane.
Come? Con dell’ acqua ossigenata somministrata direttamente in bocca al massimo mezz’ora dopo l’ ingestione. Dopo non serve a nulla se non a peggiorare la situazione.
IMPORTANTE: mai somministrare sale, può comportarsi esso stesso da tossico. Bisogna precisare però che questa pratica non ci mette al riparo da una completa rimozione del tossico quindi, dopo aver provocato il vomito, la cosa migliore da fare è raccoglierne un’aliquota e programmare una visita veterinaria.
E se non ci si accorge in tempo? Probabilmente vi troverete davanti una serie di segni clinici:
- Salivazione
- Vomito
- Vomito con sangue
- Diarrea
- Depressione
- Tremori
- Convulsioni
In questo caso meglio correre dal veterinario per le dovute cure. Inoltre non dimenticate di informare la polizia locale dell’ accaduto: potreste salvare la vita ad altri cani.
Dal 2019 è attivo il Portale degli Avvelenamenti Dolosi degli Animali in cui è possibile monitorare il fenomeno nelle sue caratteristiche temporali e spaziali allo scopo di fornire informazioni utili sia ai cittadini che alle autorità di polizia per la prevenzione del fenomeno.
Trovate il portale al seguente link: https://avvelenamenti.izslt.it/
Dott. Mauro Citati